![](http://4.bp.blogspot.com/-h323lNmsHvE/Te5mBvSQTcI/AAAAAAAAAxQ/6-gb_JWDO90/s200/povert%25C3%25A0.jpg)
Peccato che si tratta di un mercato illegale basato sul "furto" e sulla "ricettazione".
Eppure potrebbe diventare legale a tutti gli effetti e con ottime conseguenze sul piano del lavoro (cooperative o altre forme di imprenditoria) e del riciclo, senza costi aggiuntivi per le amministrazioni locali. Basti pensare che l'allestimento di un'isola ecologica ha un costo che supera i 100.000 euro e non vi è garanzia sul raggiungimento degli obiettivi dato che spesso rimane inutilizzata. Ben spiega Jacopo Giliberto nel suo articolo: jacopogiliberto.blog.ilsole24ore.com/correnti/2011/01/rifiuti-di-napoli-la-mangiatoia-le-136-isole-ecologiche-pagate-carissime-e-abbandonate.html
Ritengo che le comunità locali possano fare uno sforzo cognitivo e organizzativo per trovare soluzioni ai problemi (quello dei rifiuti è sicuramente rilevante) e nel migliore dei modi, evitando di dare il fianco a speculazioni e scelte da codice penale.
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