domenica 20 marzo 2011

Lampedusa e i profughi

Come per i rifiuti nelle varie località italiane, i profughi che approdano a Lampedusa vengono ritenuti non desiderabili al punto che si scende in piazza per boicottare il loro arrivo (l'arrivo del materiale utile all'allestimento di un campo di accoglienza). Non ne capisco proprio il senso. Si tratta di corpi vivi, esseri umani in fuga. Piuttosto, andrebbe monitorata, passo dopo passo, la messa a punto della struttura che dovrà accoglierli, chiedendo allo stato italiano che il sostegno sia all'altezza della dignità che si richiede per ospitare la Vita. 
Capisco che in Italia, a livello organizzativo, tutto è difficile. Tra l'incompetenza tecnica, lo sciacallaggio e la paura per eventuali ritorsioni, la gestione del campo profughi potrebbe non procedere al meglio. 
Capisco anche che i tempi per l'ospitalità potrebbero essere lunghi ma - in ogni caso - non ci si può esimere dalla responsabilità, umana prima ancora che civica, di garantire la Vita. 
Mi chiedo, piuttosto, dove siano le autorità ecclesiastiche e perchè non intervengano per facilitare l'accoglienza mediante l'invio di volontari e di un aiuto economico collaterale a quello dello stato italiano.

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