domenica 7 febbraio 2010

Territori recintati

Ad un ciclista professionista di Morbegno, in provincia di Sondrio, che con la sua squadra - il 27 febbraio, doveva partire per gli Stati Uniti per un lungo periodo di ritiro stagionale, il consolato Usa di Milano ha negato il visto di sei mesi con la seguente motivazione: poiché l'economia italiana non è florida, il ciclista avrebbe potuto avere la tentazione di fermarsi negli Usa oltre i sei mesi fissati dal visto (considerato che vive ancora in famiglia e non ha un'occupazione stabile oltre allo sport). Per dire che, siccome l'economia americana è in bancarotta e la disoccupazione è oltre il livello di guardia, gli Usa non possono permettersi altre bocche da sfamare.
Gli Stati Uniti d'America - è evidente - sono in ginocchio. Il luogo per eccellenza della democrazia e dei diritti civili, il paese che ha utilizzato i lavoratori di tutto il mondo è in forte crisi. Come ciò sia accaduto può essere raccontato, in estrema sintesi, così:
siamo in Guerra Fredda e dopo la caduta dell'URSS, gli Usa rappresentano il Grande Fratello che, per forza militare ed economica, abbraccia il mondo intero e lo pone sotto la sua protezione. Ma le cose non vanno per il verso giusto. Troppo denaro viene immesso sul mercato e l'iperinflazione abbassa il potere d'acquisto. L’enorme quantità di liquidità svaluta la riserva monetaria e fa crollare la fiducia nell’intero sistema. Per controllare l’inflazione dei prezzi il paese deve prendere accordi con altri paesi e lo fa in particolare con la Cina (catapultata da poco nel mercato e con una enorme popolazione in ginocchio) che accetta di diventare "fabbrica del mondo". La Cina, però, mantiene il sistema economico interno fondato sullo yuan accanto a quello per le esportazioni basato sul dollaro – con la speranza che i profitti e i benefici ottenuti dall’economia per l’esportazione avrebbero permesso di trasformare il mercato interno, rendendolo stabile, per giungere ad una economia autonoma.
L'equilibrio tra gli Usa e i paesi fabbrica ed esportatori è però una illusione. La situazione commerciale arriva al limite, gli Usa “consumatori finali” scoprono la definitiva virtualizzazione del denaro che credono di portare a proprio vantaggio mentre vengono catapultati in un buco nero finanziario, conseguente all’immissione di titoli “tossici” (perdita del rapporto tra capitale reale e capitale virtuale).
Il rimedio trovato nell'immediato è quello di immettere ulteriore denaro (virtuale) mediante salva banche, cosicché il denaro, creato dal nulla, passa da una mano all’altra (basta un click).
Oggi si dice che l’economia statunitense entrerà in una spirale fuori controllo nei prossimi mesi e che imploderà nel secondo quadrimestre del 2010: non si può attentare agli organi vitali – disconoscendoli – senza che prima o poi smettano di funzionare. La Societè Generale ha avvertito che nei prossimi due anni il debito pubblico sarà enorme (il 105% in Gran Bretagna, il 125% negli USA e in Europa, e il 270% in Giappone) ma la Federal Reserve di New York rassicura dicendo che può immettere liquidità (venuta dal nulla) in maniera massiccia. Il bilancio della FED contiene, a tutti gli effetti titoli “tossici” come quelli delle banche che ha salvato e l'immissione di denaro condurrà ad una ulteriore svalutazione della moneta. (Fonte delle informazioni elaborate in sintesi: “Allarme rosso: é in arrivo la seconda ondata dello tsunami finanziario” di Matthias Chang, Arianna Editrice)
Come possa accadere tutto ciò? Per condizioni interne al funzionamento del sistema economico? Per disegno divino contro l'avidità umana? Per logica naturale delle cose che prevede cicli di nascita, crescita e morte? E' possibile invertire la tendenza oppure bisogna attendere la fine del ciclo?
Ogni interpretazione segue la sua logica di osservazione. Credo, però, che un elemento vada considerato: ricordarsi ogni tanto dell'umile (humus) insito nella memoria emotiva, l'unico a produrre piacere senza denaro. Al ciclista italiano sento, quindi, di voler dire: "meglio le montagne della Valtellina, molto meglio!"

sabato 6 febbraio 2010

Predica bene chi razzola male

Ancora una notizia di cronaca che lascia l'amaro in bocca. Siamo in Germania, tra il 1975 e il 1983, in un liceo ginnasio privato e cattolico. Per anni,  in cambio di buoni voti e promesse sul futuro, insegnanti (preti) e organisti abusano sessualmente dei propri studenti.Lo scandalo scoppia dapprima al Canisius, il prestigioso ginnasio cattolico di Berlino Ovest, diretto dai gesuiti, ma poi dilaga coinvolgendo le scuole superiori cattoliche di Amburgo, Hannover, Goettingen, Hildesheim, della Selva Nera. Centinaia di studenti abusati che oggi, dopo anni di omertà dettata dalla vergogna - oltre che dal dolore, parlano. La Chiesa rabbrividisce, come sempre quando "gli armadi" si aprono.
Si dice che abusare degli studenti fosse abitudine anche nelle scuole religiose dell'Est.
Questa notizia - oltre che suscitare indignazione per l'illegalità e l'immoralità dell'azione in sé - dovrebbe far riflettere sulle atroci conseguenze, sulla persona e sulla vita, dei diabolici pacchetti culturali fondati sulla mortificazione dei corpi - intesi ideologicamente come "involucri" e non come "corpi d'amore". Quindi, sugli inevitabili "abusi di potere". Vicende come questa non sorprendono: non è una novità la "struttura sessuo-negativa" dei nazisti, così come è risaputo che i chierici,  nella maggior parte, sono intellettuali sessualmente pervertiti, rivoluzionari per ragioni nevrotiche, creatori di confusione.