lunedì 27 maggio 2013

Era geloso e allora ...a 16 anni e nel 2013!

Ero geloso e allora ... a 16 anni e nel 2013! I racconti dei ragazzi sono terrificanti: il fidanzamento è un contratto che non prevede la frequentazione di amici dell'altro sesso; la possessività è totale e subdola; la minaccia (di "sfidanzamento" o peggio) è all'ordine del giorno; maschi e femmine escono rigorosamente tra loro e se nella comitiva di lui ci sono ragazze è perchè sono ragazze degli amici; etc. Uno spaccato tipico dei gruppi maschilizzati che si studiavano un pò di anni fa e su cui nessuno ha veramente investito per cambiare la rotta. Si sapeva che era un modo di essere tipico nell'ambiente proletario che ben si distingueva da quello dei ragazzi abituati alla frequentazione mista, quelli del liceo, per intendersi. Oggi tutto ciò non è cambiato ed anzi, in alcuni contesti, non è difficile trovare l'adesione a tali regole nella vita privata di giovani laureati/e.
Se tutto ciò ha un senso in società dove le regole della divisione di genere sono parte integrante della cultura dominante, non non ha certo nella nostra società che invece permette tutto ma a costi elevati perchè le frustrazioni, delusioni, disillusioni sono all'ordine del giorno, soprattutto per chi resta arroccato alla tradizione dei clan. Inutili i manifesti, le parate, le campagne a risvolto morale: è sulla comunicazione che bisogna lavorare, su ciò che richiede una società complessa e differenziata come la nostra.

sabato 11 maggio 2013

Femminicidio



http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/11/femminicidio-numeri-sono-tutti-sbagliati/590171/
Sono d'accordo anche se dobbiamo interrogarci sul fatto che in quasi 20 anni i numeri non sono scesi sostanzialmente. L'unica novità è che oggi i fatti di violenza contro le donne non passano inosservati, e non è cosa da poco!! Vero è che si tratta di omicidi, lesioni gravissime ed altri reati già codificati dalle nostre leggi, sicché una task force non servirebbe proprio, se finalizzata a produrre nuove norme giuridiche. Bisognerebbe piuttosto promuovere forme di comunicazione 'positive' nella coppia, in famiglia, nei rapporti interpersonali intimi, forme che già esistono ma che sono ancora marginali in questa società che stenta a modernizzarsi! Potrebbero giovarsene anche le coppie 'ben educate' in cui l'uomo (e a volte la donna) non usa violenza fisica ma psicologica e che alla fine 'scoppiano'!

lunedì 12 dicembre 2011

Torino, la menzogna e la vittima sacrificale

Una ragazza sedicenne, per evitare di 'prenderle' dai genitori e per la vergogna nei confronti di parenti e amici, ha mentito incolpando i cosiddetti rom, o zingari, suoi vicini di casa, di averla violentata. Alla sua dichiarazione è seguita una spedizione punitiva che ha tolto con il fuoco l'onta della vergogna. Poco ci mancava che ne venisse una strage. A seguito di ciò, la fanciulla si è pentita e con doppia vergogna (antica e moderna) ha declamato la Verità: l'atto indicibile veniva direttamente da Eros, un Eros incarnato che ha guidato l'incontro intimo della stessa con il suo innamorato. Ma allora, perchè tanta negazione e violenza? Forse perchè Eros continua a non abitare molte regioni (ragioni) del sociale, cosicché ancora oggi, nell'occidente moderno, continua a valere l'antica logica scrificale che vuole la fanciulla il-libata, quindi vergine, sull'altare del matrimonio? Se così è, si spiega la trasgressione - che non corrisponde all'atto in sè - e la conseguente paura della punizione. Si spiega la necessità di trovare un capro espiatorio che attiri su di sè la violenza degli dei (del dio, comunque della collettività). Facile poi arrivare al gruppo oggetto d'imputazione, quello che facilita il gesto conciliatorio: la folla si scaglia contro lo Stereotipo che qui corrisponde al Diverso e Povero "in canne", vicino di casa della primaria vittima. Il danno è stato lieve, ma soltanto perchè è poi giunta la confessione (per nulla scontata), grazie alla quale si è ristabilito l'ordine che oggi si radica nella moderna semantica dei diritti fondamentali dell'uomo.


sabato 12 novembre 2011

Il tradimento e il governo tecnico

Come nella tradizione più antica, la partita governativa viene giocata sul piano delle alleanze e degli inevitabili 'tradimenti' ed è su quel piano che si conclude il mandato Berlusconi.
Il  commissariamento è oggi il passaggio obbligato che ha dato alla politica italiana lo schiaffo finale. Non l'elettorato ma l'Economia a capo delle decisioni collettivamente vincolanti per l'Europa contemporanea, un insegnamento che dobbiamo tenere a mente quando cercheremo di ridare alla Politica la funzione che le spetta.