domenica 30 gennaio 2011

Napoli: vedi il mare quant'è bello, ispira tanto sentimento

I rifiuti a Napoli non sono soltanto quelli in bella mostra tra le vie della città. Il problema non è soltanto: inceneritore si/inceneritore no, discarica si/discarica no. A Napoli dal 2006 (per quel che ne sappiamo) sino al 2007 (per quel che ne sappiamo) venivano versati in mare liquami riferiti in particolare agli impianti di depurazione che non depuravano, liquido prodotto dalla spazzatura. "Secondo l'accusa il rifiuto liquido, per sua natura altamente inquinante, non poteva essere conferito nei depuratori ritenuti "già inadeguati ad assicurare la normale depurazione" (da La Repubblica). Ma  del mare inquinato di Napoli e dintorni ricordo molto bene, ben prima del 2006.
Oggi le responsabilità sono state attribuite a dirigenti (pubblici e privati). Persino chi era preposto al controllo (protezione civile) ha operato in questa deliberata volontà di Morte. 

Ma ciò che leggo oggi mi lascia ancora più esterrefatta:
"Interrogato nel 2008, Catenacci - uno degli inquisiti - aveva difeso questa soluzione affermando che una diversa forma di smaltimento avrebbe anche potuto aprire la porta ad affari illeciti" (da La Repubblica).

Siamo nella tipica barzelletta napoletana, quella che ti fa dire - col sorriso - di aver agito illegalmente per contrastare l'illegalità. Ma qui le responsabilità sono nei confronti della Vita, quella "biologica".

Sento già la risposta:  " vuè, mò stam esageran!"

Pensare che i napoletani per indicare una persona "poco pulita" utilizzano proprio il termine "inquinato".

mercoledì 26 gennaio 2011

Father di Pasquale Squitieri

Anteprima al Petruzzelli.


Di una crudezza che sembra non lasciare spazio al lieto fine, perché la realtà supera la fantasia, una realtà fatta di "Opportunità" che decretano, senza "mezzi termini", sulla Vita e sulla Morte. Eppure il lieto fine c'è e si dispiega nella scena finale in cui è la Memoria emotiva a prendere il sopravvento, con il suo Sapere che non può essere violato perchè costruito sull'Amore.

Tali mie considerazioni hanno prevalso su quelle inerenti la recitazione, la mancanza di effetti speciali e su quant'altro appartiene alle tecniche della fiction cinematografica. Ma qui, difatti, più che fiction c'è Realtà che nulla lascia alle patetiche messe in scena delle mezze verità.

Se l'Arte è ciò che permette alla società di vedere oltre l'Ordinario, siamo di fronte ad un prodotto artistico di stra-ordinaria qualità.

martedì 25 gennaio 2011

L'ultimo sogno di Pechino: underground/overground

Il problema dell'inquinamento è oramai al centro dell'attenzione delle politiche nelle società che devono confrontarsi con le conseguenze della modernità. La Cina, con i suoi 90 milioni di abitanti, sta tentando, su vari versanti, di affrontare il problema. Degli ultimi giorni è la notizia che vede Pechino alle prese con una idea progettuale a dir poco stravagante. Si tratta di un mega progetto, da realizzarsi entro il 2020, che vede lo spostamento dei centri commerciali e degli uffici nel sottosuolo della città. Il traffico inquinante verrà spostato sottoterra. In superficie dovrebbero viaggiare soltanto autobus, taxi, scooter elettrici, biciclette e risciò. In superficie verranno realizzati maxi parcheggi per le auto private che emergeranno dal sottosuolo, le quali, tra l'altro, per poter circolare nei quartieri, dovranno essere   rigorosamente elettriche. 

 
Da La Repubblica:

 "In superficie - dice Guo Jinlong - Pechino sarà restituita ai pedoni, alle piste ciclabili e ai mezzi a emissioni zero, compreso il rumore. Nasceranno trenta nuovi parchi e per le lunghe distanze urbane ricorreremo a treni ad alta velocità. Ai bus elettrici saranno affiancate metropolitane di superficie su binari allargati. Sotto i convogli potranno scorrere i veicoli su ruota".

 "La circolazione invisibile - dice il sindaco - prevede che anche commercio, ricettività e uffici si sviluppino in basso, anziché verso il cielo". Superando Seul e Tokyo, Pechino costruirà nel sottosuolo centinaia di centri commerciali, alberghi e distretti per gli affari. Oltre che a decongestionare la superficie, riservata a tempo libero e residenzialità, lo sviluppo sotterraneo consentirà di tagliare consumi di energia ed emissioni per riscaldamento e aria condizionata. "

"Non vedere la luce del sole durante spostamenti e orario di lavoro sarà compensato dal tempo risparmiato, che potrà essere speso all'aperto e in un'aria pulita".

Positivi i primi commenti dei pechinesi davanti alla prospettiva di una vita da talpe. "Meglio guerriero di terracotta - ha scritto un internauta - che canarino asfissiato".

Entro dicembre Pechino sarà anche la prima metropoli del mondo interamente wireless.

Nel cuore della civiltà egizia, la Rivolta popolare per i diritti sociali e politici

Come nella vicina Tunisia, anche in Egitto la rivolta popolare attraversa il divenire degli eventi e racconta di una modernità, tutta occidentale, che anche lì si dispiega, accanto ai grattacieli e al moderno Capitale. I 25 mila egiziani che manifestano contro il governo presieduto da Mubarak vogliono riforme politiche sociali e persino i beduini si sono uniti alla protesta.
Non è la prima volta che gli egiziani vanno in piazza a manifestare, con le loro modalità a cavallo tra tradizione e modernità, come quella di darsi fuoco, ma oggi i motivi sono tipicamente occidentali. Non si tratta di  "fanatismi", ma di rivendicazioni di diritti  sociali e politici. D'altra parte, è stato lo stesso Mubarak ad allargare l'apertura verso Occidente iniziata da Arafat. Come si sa, ogni forma di critica può realizzarsi soltanto  quando vi sono spazi, anche se minimi, per la libertà di pensiero e di azione. I totalitarismi negano la libertà,  quindi la diversità,  reprimendola  sin dal suo esordio,  ed infatti la storia della società ci insegna che i cambiamenti epocali avvengono proprio quando i pacchetti culturali "tutto compreso", tipici della Tradizione, iniziano ad incrinarsi.

sabato 22 gennaio 2011

Energia rinnovabile


Così è scritto sul rapporto di Bloomberg New Energy Finance: "Si tratta di un risultato spettacolare - si entusiasma il direttore generale dell'agenzia Michael Liebreich - il precedente record di investimenti è stato battuto con un netto margine di 50 miliardi di dollari". "Un dato - prosegue - che va a sbattere dritto in faccia allo scetticismo sul settore dell'energia pulita" e alle tante difficoltà dell'anno passato: dai "dubbi sulla sostenibilità degli incentivi europei, al fallimento dell'amministrazione Obama a legiferare in materia, fino alle crescenti e infondate perplessità sulla gravità dei cambiamenti climatici".

 "A trainare i nuovi investimenti - si legge - sono state la crescita delle attività in Cina e i settori europei dell'eolico offshore e del piccolo fotovoltaico".
"A dominare questo settore - precisa il rapporto - sono state in particolare le installazioni di pannelli fotovoltaici sui tetti e altri impianti di piccola taglia soprattutto in Germania, ma anche negli Stati Uniti, nella Repubblica Ceca e in Italia".
La Cina è ora la nazione regina nelle rinnovabili. Una spinta che ha trascinato con sé un intero continente. La cifra totale degli investimenti in energia verde in Asia e Oceania ha superato infatti quello messo in campo dalle Americhe e si sta avvicinando sempre più alla leadership europea.

Fonte: La Repubblica

Non avevo dubbi sul fatto che il mercato avrebbe dirottato i propri investimenti verso nuove produzioni e che quella delle energie rinnovabili sarebbe stato uno dei suoi capisaldi. Resta da osservare quanto a questa emergenza ecologica trattata dall'economia (che traduce ogni operazione in business) corrispondano riflessioni altrettanto emergenti negli altri ambiti del sociale (politico, educativo, religioso e scientifico) che non si traducano in mere istanze di recupero della moralità ed in visioni apocalittiche. L'auspicio è che il rinnovamento possa entrare, diffusamente, nei programmi dei sistemi sociali, soprattuto in quelli politici (amministrativi).

lunedì 17 gennaio 2011

Tra natura e cultura: la Vita

"Strano" articolo oggi su La Repubblica, scritto da Meil Mac Farquhar, dal titolo "La maledizione Unesco"
La città Djennè, nel Mali orientale, è stata dichiarata dall'Unesco Patrimonio dell'umanità ma pare che i suoi cittadini si sentano come "congelati nel tempo, come pezzi di museo a beneficio dei turisti".

La città di Djenné è famosa per la sua Moschea, la più grande costruzione del mondo in pietra cruda che, quando era nuovamente sul punto di crollare, ha potuto contare sull'intervento della Fondazione Agha Khan che ha finanziato un progetto di ristrutturazione del costo di 900mila.

"Nel 2006, i primi rilevamenti per il restauro innescarono disordini che portarono a saccheggi all'interno della moschea, assalti ad edifici cittadini e distruzione di automobili. Apparentemente la radice delle violenze andava individuata nelle tensioni sviluppatesi tra i 12mila abitanti, in particolare tra i giovani, costretti a vivere nella miseria mentre l'Imam e le famiglie in vista accumulavano ricchezze grazie al turismo. La frustrazione sembra ancora viva tra i residenti, che si mostrano assai più ostili ai turisti rispetto alla popolazione di altre città del Mali. Invece di sorridere lanciano sguardi torvi, e evitano di essere fotografati o chiedono denaro in cambio".

A dispetto di tutti e di tutto, gli abitanti della città vogliono la Modernità, compreso gli elettrodomestici, che antepongono ai beni "culturali", ai castelli, alle cattedrali, alle abitazioni storiche.

In tutto ciò, è facile vedere nel Capitale e nel suo bisogno di nuovi mercati, quindi di una società di consumatori anche di elettrodomestici,  il perchè di tutto ciò.  Sentiremo, infatti, le voci di popolo, pro e contro la democrazia, il liberismo, la modernità. Qualcuno innalzerà la bandiera della Tradizione locale chiedendo - almeno - soluzioni mediate. 
C'è però, un'altro senso, un'altra narrazione.
Oggi, grazie alla tecnologia e all'informazione, la miseria e l'assenza di dignità per la Vita sta oltrepassando i confini territoriali dichiarandosi al mondo in tutta la sua crudezza. Oggi, la partita non è più tra gli elettrodomestici e le pietre delle belle arti, tra la democrazia e l'oligarchia, tra il potere del "simbolico" costruito dai Grandi della Terra (cavalieri, re, regine, papi e papesse) e il potere del "simbolico" costruito dal Denaro e dal Capitale. Oggi, come non mai, si sta affermando una nuova ecologia sociale, quella del "Non Sapere", dal cui stra-ordinario calderone pare emergere una Nuova Sintesi che è però fuori dalla dialettica e che prevede un'unica dicotomia: la Vita che emerge Nuda e si contrappone alla non Vita. Oggi, le singole vite sono abbastanza ricche del proprio specifico Sapere da riconoscersi sempre meno nelle simboliche e nelle diaboliche logiche del Sociale.

mercoledì 5 gennaio 2011

Est meets West: la scienza e lo "stravagante" investimento della Cina

Stravaganza cinese, direbbe qualcuno. Qualcun'altro ricorderà, invece, il patrimonio culturale del popolo cinese con la sua straordinaria saggezza. Ed è da qui che ritengo si debba partire per comprendere la decisione di "riabilitare" ad attività di scienziato il vecchio e bizzarro virologo francese, Luc Montagnier, quello, per intenderci, che ha scoperto l'Hiv ed ha avuto la sfrontatezza di proporre per Giovanni Paolo II una cura a base di estratto di papaya fermentata. Mandato in pensione a 65 anni è stato chiamato oggi, a 75 anni, dall'università Jiao Tong di Shanghai che ha donato a Montagnier un vero laboratorio con tutto ciò che serve ad uno scienziato per proseguire le sue ricerche. Quali ricerche? Ebbene, ciò che in Occidente viene ritenuta fantasia senile (nessuna rivista scientifica pubblica i suoi contributi, nè vengono messi a disposizione fondi di ricerca) in Cina è intuizione creativa, come segue ...

Da La Repubblica:
"Gli studi che Montagnier porterà avanti in Cina riguardano le presunte onde elettromagnetiche emesse dal Dna di alcuni virus patogeni diluiti nell'acqua. Lo scienziato vuole tracciare l'identikit di queste emissioni e generare onde contrarie per bloccare l'attività dei virus"
"Le mie ricerche  -  spiega il virologo  -  sono alla frontiera tra fisica, medicina e biologia. Abbiamo scoperto che la presenza di Dna, anche in bassissime dosi, genera variazioni strutturali nell'acqua. Possiamo misurarle attraverso i segnali elettromagnetici. Così si spiega come batteri sciolti nel sangue causino danni al cervello".
Le teorie che Science definisce pseudo-scienza verranno messe alla prova a Shanghai, dove Montagnier ha trovato "spirito di apertura, dinamismo e rapidità di decisione".

martedì 4 gennaio 2011

Meeting contro il mercato dei corpi

I beduini si incontrano, pare il prossimo 15 gennaio  nella città di Rafah, al confine con la Striscia di Gaza (da La Repubblica), per firmare un documento che li impegna a contrastare la compravendita di esseri umani, interi o a pezzi. Si. Pare che sia necessario un meeting per affrontare questo "problema".
Oltre alla tortura e allo stupro, in terra d'Africa si vendono corpi "vivi" per il mercato della Salute mondiale. Quando un profugo non può pagare il denaro richiesto (direttamente o mediante parenti in loco) le soluzioni sonon due: 1) eliminazione del corpo (oramai inutile) 2) trasferimento del corpo in cliniche egiziane specializzate in espianti di rene.
Sul mercato internazionale il rene vale 6.000 dollari


Pare che i predoni dichiarino che "all'Egitto i trafficanti fanno comodo, perché se vengono chiusi i tunnel che da Rafah portano a Gaza, il Sinai verrebbe inondato di persone che vogliono attraversare il confine, per raggiungere Israele".

Questo è ...






Dio creò l'uomo  a sua immagine.
A immagine di Dio li creò.
Maschio e femmina li creò.

domenica 2 gennaio 2011

Economia ed Antropologia













Da sempre il Denaro è, al pari di altri medium, un "equivalente generale ed astratto" (N. Luhmann) che, dal punto di vista antropologico, richiede individui altrettanto "equivalenti ed astratti", privi di Individuazione. Individui, pertanto, che utilizzano un "cognitivo dissociato che si affida sempre meno ad una memoria emotiva" (G.Piazzi). In questo senso, vediamo il Denaro risolvere le Guerre, livellando nel tempo le "controversie" in nome della "libera circolazione", ma anche dissolvere la Vita quale Idea incarnata di Materia e Spirito: il grande Generalizzatore annulla le specificità e rimanda allo Spirito disincarnato.

Napoli, l'esercito e la monnezza


Come nelle migliori commedie napoletane, il ministro della Difesa dello Stato italiano, Ignazio La Russa, è oggi a Napoli per incontrare i militari dell'Esercito Italiano impegnati nell'operazione "strade pulite".  L'Esercito, formato da militari stipendiati per garantire la difesa del popolo italiano, sono infatti al servizio dei cittadini napoletani che continuano a produrre monnezza (rifiuti, per intenderci) che nessuno raccoglie. L'Esercito, è scritto nell'articolo di oggi sul quotidiano La Repubblica "sta impiegando nell'attuale particolare situazione di straordinaria necessità e urgenza 160 uomini e donne ed oltre 80 mezzi, ha sgomberato solo in quest'ultimo periodo - viene sottolineato in una nota del ministro  - oltre 2.200 tonnellate di rifiuti, ripulendo la città di Napoli e circa 30 Comuni della provincia partenopea". Ministro, Generali, Comandanti e Soldati. Un team straordinario al servizio dei napoletani.
L'idea del ministro e del "ghe pensi mi" è geniale. Risparmiare sulla manodopera ed utilizzare l'esercito, allo stato inservibile, per compiti di nettezza urbana. Si potrebbero utilizzare le forze armate in tutte le città italiane, abbattendo i costi della raccolta rifiuti ed assicurando ai cittadini italiani strade pulite da rifiuti normali e "tossici".  Sarebbe uno straordinario intervento di intelligenza pacifista ed organizzativa, come in una vera azienda che ai conflitti (insanabili) preferisce i profitti.

sabato 1 gennaio 2011

Papa e capi nazioni


Per quel che ne sappiamo, in nome della Verità Universale, la religione, con le sue chiese, ha costruito roccaforti, innalzato mura, pagato eserciti e, nell'inesorabile selezione, a cui anch'essa è costretta, ha capitalizzato valori e azioni, chiedendo protezione al potere materiale, suo amico "fraterno" da sempre.