lunedì 14 dicembre 2009

Economia e Vita...dei nostri tempi!


Si chiama "società del benessere" ed è fondata sul lavoro. Ma quale lavoro?
Secondo la Nef (New economics foundation) non è certo quello dei banchieri, né dei dirigenti pubblicitari o dei consulenti fiscali, incapaci di creare profitto, responsabili sia dell'insoddisfazione dovuta al consumismo sfrenato sia dei danni economici alla collettività, quando aiutano i contribuenti a pagare meno tasse. Diverso è il lavoro degli operatori ecologici, dediti alla salute dell'ambiente, o quello degli operatori per l'infanzia, entrambi produttori di profitto e di benessere individuale. Peccato che tali lavori siano tra i meno pagati. Un vero spreco per l'economia. (La Repubblica)
Tali considerazioni "scientifiche" riportano in mente un'ulteriore questione che ha un'importanza vitale. Quando accade che vengono stanziati 44 mld per far fronte alla fame nel mondo e 2000 mld per salvare le banche, ci si sente rabbrividire. Se poi pensiamo che i 2000 mld sono stati trovati in soli 15 giorni mentre i 44 mld sono ancora da venire, sono "aria fritta", come dice il segretario generale dell'Onu, il brivido prima incredulo si trasforma in indignazione. Com'è possibile? Senza considerare il 73% dei fondi della Fao utilizzati per spese burocratiche, amministrative e di immagine. Insomma, per i denutriti nel mondo (un miliardo) vi sono soltanto documenti e buoni consigli.
Se è innegabile il realismo degli economisti ingaggiati dalla NEF, lo è ancora di più l'arroganza e la violenza delle pavoneggianti rappresentazioni simboliche, quelle dedite al proprio mantenimento autoreferenziale, quelle che bloccano, senza mezzi termini, il Sapere insito in ogni singola Vita, l'unica ad essere "sola e a mani vuote" (G.P.).
Tutto ciò è Insopportabile anche se non Illegale.

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