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martedì 19 maggio 2009
Scuola Makiguchi
Una scuola elementare di Roma vuole cambiare nome e sostituire Carlo Pisacane (patriota risorgimentale) con il pedagogista Tsunesaburo Makiguchi. Pare che sia una scuola con una percentuale altissima di bambini di differenti nazionalità (bengalesi, cinesi, romeni, polacchi, colombiani, algerini, egiziani e italiani) che convivono assieme 'creativamente', come direbbe Makiguchi.
Perchè no!? Si tratta di un luogo dove lavorano pedagoghi; ci sono bambini; ci sono differenti culture; non ci sono eroi ed eroine, nè ci dovrebbero essere; c'è l'autonomia scolastica; c'è la democrazia. Non mi pare che vi siano buone ragioni per contrastare tale decisione. I problemi della scuola sono ben altri visto lo stallo in cui versa, abbarbicata com'è su un guazzabuglio di nozioni manualistiche spesso intrise di campanilismo, sotto lo stretto controllo del politico di turno, delle famiglie facinorose e delle 'finanziarie'.
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