sabato 13 giugno 2009

Le ronde nere



La notizia odierna dei 2.100 cittadini italiani (volontari) pronti ad indossare la divisa del nascente Partito nazionalista italiano per pattugliare le strade 24 ore su 24, affiancando le ronde padane, non appena sarà in vigore il disegno di legge sulla sicurezza, mi ha fatto inizialmente sorridere perché leggevo mentre mi preparavo a disfarmi di tanti oggetti che avevo conservato nel tempo, riflettendo sulla loro inutilità. Ho però poi provato una grande tristezza, una sensazione quasi mortifera nell'immaginare la condizione di immutabilità in cui versano molti individui intrappolati nel meccanismo coattivo della ripetizione dovuta all’assenza di elaborazione del passato sul piano della riflessione e della consapevolezza.
Si sa, infatti, che la Vita - primo evento creativo in assoluto, non potrebbe sussistere in condizioni di automatismi.
Per molto tempo sono stata affascinata da una filosofia della storia fondata sulla visione moderna di un tempo lineare. Oggi considero rilevanti prospettive differenti che accolgono il mito dell'origine, quindi gli archetipi e la ripetizione. Ciò nonostante, ma forse proprio per questo, mi vengono in mente le riflessioni preoccupate dello psicoanalista Karl Gustav Jung nel suo tentativo di rompere le coazioni mortifere in nome della vita. Nella fattispecie è significativo il titolo del suo breve scritto "L'importanza del padre nel destino dell'individuo".
Così come il caso clinico di due donne legate da una estrema dipendenza al padre e che "trascorsero la vita intrappolate nel cerchio magico della costellazione familiare", cercando – senza riuscirci e fino alla malattia, un compagno di vita che il più possibile gli rassomigliasse, questo rigurgito di velleità giustiziere pare essere un ricorso “coattivo” alla norma, fardello tipicamente paterno - come si sa.
Non so quanto la presenza di Gheddafi abbia sollecitato ulteriormente la fantasia dei nostri, pronti a diventare amazzoni di Gaetano Saia, il “colonnello” che si vuole a capo dei “volontari” guardiani della Nazione.

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