Parole che viaggiano nell'attualità come nuvole, radicate nel sentire della Terra che anima la rete della vita
lunedì 22 marzo 2010
Le Gangs sono sempre con Noi
Vent'anni o giù di lì. Si ispirano all'America liberale. New York è il loro mito, la città che accoglie tutti i colori senza perdere il valore del Noi che si chiama Gang e identifica. Uno per tutti, tutti per uno. Coltello alla mano, per difendersi dal Noi altrui ma anche per "attaccare" il diverso, compreso il privilegiato "vestito da ricco". All'interno: solidarietà, fedeltà. Aspirano al riconoscimento sociale, non potendo accedere all'ascesa, e rivendicano ciò che sanno essere controcorrente: solidarietà, fedeltà e aderenza alla tradizione, anche quella relativa alle distinzioni di genere. Illegalità inclusa. Insomma, un revival degli skinheads italiani degli anni '90, senza riferimento ai "colori politici". D'altra parte, come diceva uno skinhead - da me intervistato in quegli anni: "Stalin e Hitler dicevano le stesse cose, solo che noi siamo allergici al rosso e ci mettiamo sul nero". Saggezza politica dei nostri tempi.
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